Santa Caterina 2
Sotto quel portico la mia infanzia vede ancora gradini che scendono verso botteghe da carbonaio, fruttivendoli, e altri nomi antichi, bui e odorosi inframezzati da portoni sempre aperti.
Bucchette della posta forzate o con nomi sgrammaticati, attaccati con nastro adesivo. Bidoni dell’immondizia cilindrici e metallici.
Odori di soffritto e chissà che altro. ..
Come tutte le strade dentro porta, anche S. Caterina (conosciuta più come il Borghetto) era, all’inizio del secolo trascorso, l’archetipo della periferia e del ghetto popolato dai ladri, puttane e pochi di buono e con fama uguale e superiore ad altre strade immediatamente dentro le mura come il Pratello, Solferino e Mirasole.
Vie buie e povere con codici personali nati nella strada.
Negli anni ’60 c’erano rimaste solo la dignità e la speranza ma, anche queste, una dozzina d’anni dopo vennero sfrattate per risanare e speculare sul mattone. ..
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